Gemma Gentile - 02-04-2005
Sapevamo già della riforma costituzionale di questo governo, come avevamo già saputo della pessima e scandalosa riforma della Giustizia. Sapevamo anche del disegno di legge che intende riconoscere i traditori di Salò con la qualifica di "militari belligeranti", equiparandoli sostanzialmente alle forze di liberazione nazionale. C'eravamo anche indignati di fronte alla recente propaganda sulle foibe, perché avevamo intuito a cosa mirasse. Ci aspettavamo pure i due decreti "pasquali" del diritto-dovere e e dell'alternanza scuola-lavoro, perché viviamo ogni giorno nella scuola il dramma di una riforma, volta a distruggere la pubblica istruzione diritto costituzionale inalienabile... Ma è stato proprio in questo clima pasquale, greve di minacce per la società italiana, che è apparso in tutto il suo drammatico e realistico quadro il calvario della nostra giovane democrazia. E' stato allora chiaro (lo era già, ma ai miei occhi in modo meno evidente) che il disegno che abbraccia tutti questi attentati alla nostra vita sociale è unico, fa parte di un progetto complessivo. Si è indagato sulle forze economiche del mondo globalizzato che hanno interesse a destrutturare il Paese, a privatizzare i servizi, a flessibilizzare e precarizzare il lavoro e ad indebolire il sindacato. Tutto verissimo e importantissimo. E' necessario anche indagare sulla matrice storica di quanto accade.